
L’edizione 2009 di Lucca Comics & Games si è conclusa da poco meno di un giorno e gli organizzatori hanno già
divulgato i numeri del pubblico di questa edizione,
“con un bilancio totale che sfiora le 140mila presenze” e un secondo comunicato stampa che
raccoglie i numeri della manifestazione di altro genere tra cui il bel risultato (oltre 6mila euro) per l’asta delle opere realizzate nell’Area Performance. Chi ha seguito i nostri undici dispacci sul posto sa già che noi siamo assai scettici su questa cifra, dal momento che - tra il resto - corrisponde esattamente al numero che si annunciava di presenze attese in un comunicato stampa. Pur rimandando i reportage più ampi al numero speciale di
DM Magazine in uscita verso la fine del mese (e che si preannuncia a dir poco enorme, con molte interviste assai interessanti…), si può anche tentare di fare un piccolo bilancio indipendente. I visitatori non sono certo stati molto numerosi nella giornata di giovedì, sono aumentati in modo significativo venerdì e infine hanno raggiunto numeri altissimi sabato e domenica. Una fonte interna allo staff che non possiamo citare per evidenti ragioni ha detto che
“sabato ci sono state 20mila persone in meno dello scorso anno, ma nei tre giorni da giovedì e sabato c’è stata più gente dello scorso anno”. Va detto che lo scorso anno, grazie a un tempo inclemente, il giovedì era stato pressoché deserto e venerdì poco frequentato, mente le condizioni climatiche più favorevoli avevano provocato una autentica ressa nei giorni di sabato e domenica. Archiviato comunque il capitolo ‘numero di visitatori’ (magari senza pensare alla famosa battura su
“gli organizzatori dichiarano, la questura dichiara…”), è utile parlare anche del parere degli espositori presenti, negozianti e editori/distributori. Abbiamo fatto un veloce sondaggio informale tra chi si attardava dopo le 20 negli stand raccogliendo pareri favorevoli o molto favorevoli tra molti di questi ultimi: Roberto Petrillo di Raven ci ha detto che
“la fiera è andata bene”, Manolo Scatolini di Giochi Uniti ha fatto eco con un
“è andata bene” come pure Roberto Di Meglio di Nexus Editrice/NGI (
“Siamo contenti”). Anche gli editori ‘minori’ hanno espresso vivo compiacimento: Federico Dumas di Red Glove (omaggiato del titolo affascinante di ‘editore della nouvelle vague’ dalla manifestazione) ha detto
“è andata bene, tanti contatti con negozi e tante vendite“, Flavio Mortarino di Janus Design (ma parlava anche per conto di NarraTtiva) ci ha detto
“è andata decisamente bene”, il gruppo di Limana Umanita ci ha detto
“siamo molto soddisfatti per tutto, la cosa più bella è stata la risposta del pubblico al nostro gioco”… e altri giudizi sullo stesso tono espressi da Luca Volpino di Wild Boar, Michele Dubini di Coyote Press e altri ancora. Insomma, tutto bene? A scavare bene, qualche critica è emersa (e altre ne emergeranno leggendo le interviste su
DM Magazine): Luca Franchini di MM25 ha detto che
“è andata benissimo come vendite (non dimentichiamo che la ditta aveva una enorme offerta promozionale sul suo intero catalogo…)
e come contatti con aziende che non ci conoscevano, quello che manca è un ritorno sulla promozione e infatti non ne abbiamo fatta” (a questo proposito ci ha anche detto che il mancato incontro con il pubblico è stato solo frutto di una svista…). I più critici, in senso relativo, sembrano essere i negozianti che dovevano competere oltre con la crisi economica che mai si è sentita come in questa edizione con una presenza agguerrita di praticamente tutti i produttori del settore e una serie di offertissime micidiali (ricordiamo uno stand che proponeva
tutto il catalogo Games Workshop e Rackham con lo sconto del 50% o lo sconto del 20% su un acquisto di almeno 100 euro di giochi da tavolo diventato domenica uno sconto del 20% su tutti i giochi da tavolo da domenica, ma i titoli più appettibili evidentemente erano già scomparsi…): Giacomo dei I Giochi dei Grandi ci ha detto che
“una fiera tutto sommato soddisfacente, si sente la crisi e le persone hanno speso quello che potevano” mentre Pippo Urzi del Centro Gioco Educativo di Torino (che parlava anche a nome di Ivan Curina del Drago Dormiente) alla domanda
“Sei soddisfatto?” ha risposto
“ni” puntanto poi su un
“sono moderatamente soddisfatto” calcolando che era la prima volta alla fiera, un sentimento echeggiato anche da Mirella Vicini dello storico negozio fiorentino Stratagemma la cui presenza in fiera però è costante e da Paolo Fabbrizio di Unicorn. E chi non doveva vendere nulla? Abbiamo parlato con Stefano ‘Fudo’ Simoncini, responsabile del gioco organizzato di Upper Deck che ci ha detto
“è stato uno degli anni migliori di sempre, è andata molto bene, grazie alla collaborazione con Blizzard per celebrare i il quinto anniversario di Warcraft
“. Insomma, malgrado la crisi e alcuni problemi (area carico e scarico, parcheggi, bagni, abusivismo & pirateria…), Lucca Comics & Games ha lasciato come minimo mediamente soddisfatti - parrebbe - gli operatori presenti, il che in tempi di crisi non è impresa da poco. Speriamo che la profezia sul
“mondo fossilizzato e incapace di rinnovarsi” e soprattutto il tetro commento
“tra qualche anno i videogiochi si papperanno tutto” non abbiamo ad avverrarsi. Giudicheremo nel 2010.
fonte:
Infoludiche.org

(Events) “Sfiorate 140mila presenze”: numeri ufficiali di Lucca Comics & Games 2009.
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